martedì 13 giugno 2017

SESSA AURUNCA - Il 'Gruppo Sociale per San Castrese' punta il dito contro Sasso, Pietrantuono: ha disatteso tutte le promesse


SESSA AURUNCA / SAN CASTRESE (Matilde Crolla) – Il ‘Gruppo Sociale per San Castrese’, presieduto da Giuseppe Pietrantuono, ha inoltrato nei giorni scorsi al sindaco, Silvio Sasso, una lettera in cui vengono messe in evidenza alcune problematiche che negli ultimi tempi sta vivendo la frazione. Nella lettera scritta dal presidente Pietrantuono si legge quanto segue: “Caro sindaco, è con sommo dispiacere che le scrivo questa missiva per sottolineare il totale disinteresse nei confronti della frazione di San Castrese. Posso oggi affermare con estrema certezza che gli incontri intercorsi tra lei e il ‘Gruppo Sociale per San Castrese’ hanno rappresentato solamente una grandissima perdita di tempo. Abbiamo ricevuto soltanto proclami e promesse come risposta ai quesiti posti. Problemi ai quali potevano essere date soluzioni semplici ed immediate. Invece si è preferito trovare la strada più comoda, ossia quella del ‘aggiorniamoci tra 15 giorni e vediamo cosa succede”. Ormai è passato un anno dal suo insediamento, la mia pazienza e quella del gruppo sta per finire: bisogna iniziare ad essere chiari, ma soprattutto sinceri- continua Pietrantuono-. Se esiste qualche personaggio che tiene in ostaggio l’amministrazione, sarebbe il caso di allontanarlo, per il bene della comunità aurunca. Non si vuole entrare nel merito delle strategie politiche, ma queste non devono nemmeno lontanamente scalfire un’attività amministrativa che potrebbe essere libera e non guidata. E’ inutile ripetere per l’ennesima volta i problemi che attanagliano San Castrese: sono stati protocollati decine e decine di documenti in merito. Sono comprensibili tutte le difficoltà del territorio, ma sarebbe il caso di iniziare a risolverle, cominciando a non prendere in giro i cittadini. Cerchi con tutte le sue forze di iniziare a contribuire nel creare qualcosa, lasciando da parte tutti gli intrighi politici, andando avanti con l’atteggiamento di autonomia che tanto ha sbandierato in campagna elettorale. Se poi questa autonomia non permette di andare avanti, è meglio ritornare alle urne ed essere liberi”, conclude Pietrantuono.