MARZANO APPIO (di Nicolina Moretta) - Per i cittadini di
Marzano Appio centro, dopo un inverno e una primavera trascorsi con la fornitura idrica alle
abitazioni limitata alle sole ore diurne, ora il problema sembra risolto. Tuttavia, paiono permanere le preoccupazioni
per il riempimento del serbatoio comunale, anche se sono stati spesi dei soldi
per cambiare la vecchia pompa sommersa del serbatoio stesso. Sul sito del Comune
di Marzano Appio è apparsa l’ ordinanza n.24 del 15- 06- 2017 che testualmente dichiara:
“Divieto uso acqua potabile per usi
impropri”. Gli usi impropri sono
tutti quelli non contemplati dal contratto di fornitura. Infatti, la quasi
totalità dei contratti è di uso domestico: acqua sanitaria e per uso corrente,
umano, civile, destinata all’alimentazione. Più raramente un Comune concede un
contratto universale con cui il prezioso liquido può essere impiegato per tutte
le esigenze; è il caso più unico che raro di un circo equestre che si insedia
in luogo. Dunque, nessuno, mai, anche in assenza di ordinanze può impiegare
l’acqua potabile per irrigare un campo, un giardino o lavare l’automobile.
Quindi, invece dell’ordinanza può anche bastare un messaggio di
sensibilizzazione. Ma c’è un “mostro” che beve ogni giorno migliaia di metri
cubi d’acqua e verso il quale non
funzionerebbe alcuna ordinanza sindacale: le perdite occulte nella rete
idrica. Quello sì che dovrebbe essere combattuto, per ragioni di coscienza
civile e politica, per motivi ecologici e per finire, ma non ultimo, per
questioni economiche.