SESSA
AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Il coordinatore del circolo ‘Angelo
Vassallo’ di Sessa Aurunca, Filippo Ianniello, interviene a trecentosessanta
gradi sulle questioni più scottanti degli ultimi giorni, che stanno notevolmente
animando il dibattito politico nelle piazze e sui social. La prima questione
importante che affronta è quella relativa al Consorzio Aurunco di Bonifica. “Quando
l’emergenza del Consorzio ebbe inizio noi del circolo ‘Angelo Vassallo’, nonostante
la nostra vocazione come partito di sinistra di stare al fianco dei lavoratori,
evitammo di prendere posizioni in quanto già all’epoca nutrivamo molti sospetti
sulla situazione. Sta emergendo un quadro allarmante che chiama in causa responsabilità
di ordine gestionale e politico- afferma Ianniello-. Riteniamo sia necessaria
un’indagine approfondita da parte della magistratura sulla gestione finanziaria
complessiva dell’Ente sia nel corso del commissariamento di Barretta che delle
gestioni precedenti. E’ chiaro che è una crisi che viene da lontano e che sta
distruggendo un Ente che ha comunque svolto un’opera importante su tutto il
territorio. Il Consorzio Aurunco di Bonifica, opportunamente risanato e
rilanciato, dovrà continuare a svolgere la sua funzione sia per l’agricoltura
del territorio che per la bonifica dello stesso. Noi crediamo fortemente nella
funzione del Consorzio se depurato di quanto lo ha reso pesante nel corso degli
anni. Ma le responsabilità politiche sono gravi- continua il coordinatore del
circolo ‘Angelo Vassallo’-. La recente inchiesta del giornalista Gianluigi Guarino,
se corrisponde al vero, al di là delle scelte del commissario Barretta, chiama
in causa anche i referenti politici che non potevano non sapere quanto stava
accadendo al Consorzio. E’ evidente che tutte le promesse demagogiche fatte
sino ad oggi da chi ha strumentalizzato il disagio dei lavoratori hanno dimostrato
di essere pure promesse, in quanto non sono state risolutive. E questo vale sia
per i due sindaci di Sessa Aurunca e Cellole che per quelli dei Comuni del basso
Lazio. E’ necessario a questo punto- conclude Ianniello- un intervento chiaro
della Regione anche finalizzato a garantire il futuro del Consorzio. Noi
restiamo sulla nostra posizione. Il lavoro deve essere lavoro vero e non deve
passare attraverso pratiche clientelari. Ancora una volta siamo vicini ai
lavoratori del Consorzio”. Il secondo argomento, che sta animando il dibattito
dei villeggianti di Baia Domizia, è quello relativo alle strisce bianche per la
sosta gratuita nella zona di Baia Domiza nord. “Ci manca poco che si consentirà
il parcheggio sulla spiaggia”. Con questa espressione ironica Filippo Ianniello
commenta la decisione degli amministratori sessani di istituire la sosta
gratuita lungo uno dei viali più importanti di Baia Domizia. Decisione che se
da una parte ha registrato commenti favorevoli di parte dei commercianti e dei
turisti ‘mordi e fuggi’, dall’altra sta scatenando innumerevoli polemiche da
parte dei proprietari delle villette. “Un intervento del genere va programmato
per tempo. Vanno avvisati i cittadini e non si può pretendere che a stagione
già avviata si apportino delle modifiche di questo genere alla viabilità. I
residenti vengono disorientati”, ha continuato Ianniello. Per il coordinatore
cittadino del circolo ‘Angelo Vassallo’ questo provvedimento va in
controtendenza rispetto a quanto sta accadendo in gran parte del Bel Paese. “In
un mondo dove si va verso la liberazione dei centri storici, consentire di
parcheggiare addirittura in maniera gratuita nell’unica zona, come viale Dei
Pini, che consente la passeggiata per Baia Domizia, appare paradossale. La zona
si trasformerà a stagione estiva inoltrata in una fila di lamiere roventi.
Dunque, non solo non verrà eliminato il problema delle vie laterali, ma a
questo si aggiungerà anche il caos della strada principale di Baia Domizia”.
Per Filippo Ianniello questa misura favorirebbe solamente il turismo mordi e
fuggi a scapito dei residenti. “Mi sarei aspettato piuttosto che la zona
venisse trasformata in un’isola pedonale che consentisse solamente le
passeggiate a piedi ed in bicicletta. Sarebbe stato opportuno magari realizzare su un’area demaniale in
una zona più periferica, come accade in tante città, un parcheggio vasto per consentire
a chiunque di poter sostare tranquillamente con la propria auto”.