martedì 11 luglio 2017

SESSA AURUNCA / CELLOLE - Strisce bianche e Consorzio di Bonifica, Ianniello si appella ad una politica più responsabile


SESSA AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Il coordinatore del circolo ‘Angelo Vassallo’ di Sessa Aurunca, Filippo Ianniello, interviene a trecentosessanta gradi sulle questioni più scottanti degli ultimi giorni, che stanno notevolmente animando il dibattito politico nelle piazze e sui social. La prima questione importante che affronta è quella relativa al Consorzio Aurunco di Bonifica. “Quando l’emergenza del Consorzio ebbe inizio noi del circolo ‘Angelo Vassallo’, nonostante la nostra vocazione come partito di sinistra di stare al fianco dei lavoratori, evitammo di prendere posizioni in quanto già all’epoca nutrivamo molti sospetti sulla situazione. Sta emergendo un quadro allarmante che chiama in causa responsabilità di ordine gestionale e politico- afferma Ianniello-. Riteniamo sia necessaria un’indagine approfondita da parte della magistratura sulla gestione finanziaria complessiva dell’Ente sia nel corso del commissariamento di Barretta che delle gestioni precedenti. E’ chiaro che è una crisi che viene da lontano e che sta distruggendo un Ente che ha comunque svolto un’opera importante su tutto il territorio. Il Consorzio Aurunco di Bonifica, opportunamente risanato e rilanciato, dovrà continuare a svolgere la sua funzione sia per l’agricoltura del territorio che per la bonifica dello stesso. Noi crediamo fortemente nella funzione del Consorzio se depurato di quanto lo ha reso pesante nel corso degli anni. Ma le responsabilità politiche sono gravi- continua il coordinatore del circolo ‘Angelo Vassallo’-. La recente inchiesta del giornalista Gianluigi Guarino, se corrisponde al vero, al di là delle scelte del commissario Barretta, chiama in causa anche i referenti politici che non potevano non sapere quanto stava accadendo al Consorzio. E’ evidente che tutte le promesse demagogiche fatte sino ad oggi da chi ha strumentalizzato il disagio dei lavoratori hanno dimostrato di essere pure promesse, in quanto non sono state risolutive. E questo vale sia per i due sindaci di Sessa Aurunca e Cellole che per quelli dei Comuni del basso Lazio. E’ necessario a questo punto- conclude Ianniello- un intervento chiaro della Regione anche finalizzato a garantire il futuro del Consorzio. Noi restiamo sulla nostra posizione. Il lavoro deve essere lavoro vero e non deve passare attraverso pratiche clientelari. Ancora una volta siamo vicini ai lavoratori del Consorzio”. Il secondo argomento, che sta animando il dibattito dei villeggianti di Baia Domizia, è quello relativo alle strisce bianche per la sosta gratuita nella zona di Baia Domiza nord. “Ci manca poco che si consentirà il parcheggio sulla spiaggia”. Con questa espressione ironica Filippo Ianniello commenta la decisione degli amministratori sessani di istituire la sosta gratuita lungo uno dei viali più importanti di Baia Domizia. Decisione che se da una parte ha registrato commenti favorevoli di parte dei commercianti e dei turisti ‘mordi e fuggi’, dall’altra sta scatenando innumerevoli polemiche da parte dei proprietari delle villette. “Un intervento del genere va programmato per tempo. Vanno avvisati i cittadini e non si può pretendere che a stagione già avviata si apportino delle modifiche di questo genere alla viabilità. I residenti vengono disorientati”, ha continuato Ianniello. Per il coordinatore cittadino del circolo ‘Angelo Vassallo’ questo provvedimento va in controtendenza rispetto a quanto sta accadendo in gran parte del Bel Paese. “In un mondo dove si va verso la liberazione dei centri storici, consentire di parcheggiare addirittura in maniera gratuita nell’unica zona, come viale Dei Pini, che consente la passeggiata per Baia Domizia, appare paradossale. La zona si trasformerà a stagione estiva inoltrata in una fila di lamiere roventi. Dunque, non solo non verrà eliminato il problema delle vie laterali, ma a questo si aggiungerà anche il caos della strada principale di Baia Domizia”. Per Filippo Ianniello questa misura favorirebbe solamente il turismo mordi e fuggi a scapito dei residenti. “Mi sarei aspettato piuttosto che la zona venisse trasformata in un’isola pedonale che consentisse solamente le passeggiate a piedi ed in bicicletta. Sarebbe stato opportuno magari realizzare su un’area demaniale in una zona più periferica, come accade in tante città, un parcheggio vasto per consentire a chiunque di poter sostare tranquillamente con la propria auto”.