CELLOLE (Matilde Crolla) - "Ormai sono trascorsi 270 giorni dal sette ottobre 2016, data in cui
abbiamo richiesto di istituire la Commissione per la Centrale Nucleare del
Garigliano ma dobbiamo purtroppo constatare che non è stata ancora riunita". Queste le parole di Adriano Azzuè, responsabile del settore Ambiente e Sanità del 'Comitato Civico Cellolese'. "E’
necessario che questa riunione avvenga affinchè il Comune di Cellole faccia
valere i diritti dei propri cittadini in merito all’ottenimento dei fondi per
il ristoro indebitamente sottratti dallo Stato Italiano dal 2004 al 2011. Ma forse a questa amministrazione non interessa recuperare i circa 300mila euro
che spetterebbero alla nostra Comunità o forse non è interessata ad utilizzarli per la prevenzione
oncologica o per la bonifica ambientale, come previsto dalla legge- continua Azzué-. Probabilmente ci sono cose più importanti o che generano più
likes a cui pensare piuttosto che al
recupero di una somma di denaro che dia la possibilità a questo Ente di
programmare un piano sanitario di prevenzione oncologico quinquennale. Perché non farlo?
Perché non adoperarsi? Perché non attivarsi al recupero dei suddetti fondi? Semplice
perché un progetto a lungo termine che non da nell’immediato visibilità, popolarità
e consensi, non è interessante. Eppure basterebbe una riunione di 10 minuti per
deliberare in favore di un avvocato che difenda nel tribunale civile di Roma gli
interessi dei cittadini cellolesi e invece si preferisce passare il tempo su Facebook a litigare. Io personalmente,
come cittadino sono stanco di vedere un’amministrazione, che pur avendo tutte le
carte in regola per pretendere ciò che gli spetta di diritto, vedi sentenza numero 14894 del 22/07/2016 del tribunale civile di Roma, rimanere ferma, inerte e
indolente sul tema. Abbiamo anche prospettato al sindaco di affidare la difesa
all’avvocato Santapichi già vincitore in
primo grado ma la nostra proposta è caduta nel vuoto. A questo punto mi
sorgono diverse domande: siamo veramente noi gli Anti civici di questa Comunità
come qualcuno ama definirci quando probabilmente tocchiamo un tasto dolente? O più semplicemente non facciamo altro che
manifestare pubblicamente, con documenti alla mano, ciò che secondo noi non va bene in questo
Comune? Ed è questo un valido motivo per essere attaccati sul personale,
coinvolgendo anche cittadini estranei
alle decisioni politiche di questo comitato, ed
etichettati come disfattisti senza entrare nel merito della discussione?
Lo ribadisco, siamo davvero noi gli anti civici?
Un’eccellente amministrazione può definirsi tale, quando
di fronte a sé ha un ottima opposizione, perché questo andrebbe a significare
confronto, umiltà e voglia di mettersi in discussione", conclude Azzué. Ed anche il capogruppo del 'Comitato Civico Cellolese', Guido Di Leone interviene annunciando che sull'argomento sarà presentata quanto prima un'interrogazione consiliare e che il 'Comitato' si attiverà anche per altre iniziative relative all'ambiente. "Inoltre il sindaco e la sua amministrazione dovranno spiegarci per quale motivo non si sono presentati al tavolo della trasparenza convocato dalla Sogin e dalla Regione Campania presso il Comune di Sessa Aurunca. Incontro al quale hanno partecipato amministratori provenienti da altri Comuni limitrofi. E vorremmo sapere per quale motivo non abbiamo più partecipato ad un open gate presso la centrale nucleare", conclude Di Leone.