CELLOLE (Matilde Crolla) – La politica
cittadina è in fermento. Oggi è la giornata del referendum per la
riforma costituzionale, mentre domani sarà il giorno della
riflessione, quella sull’esito elettorale e sull’orientamento
politico-ideologico dei cittadini cellolesi. Ma la politica è in fibrillazione anche
rispetto a nuovi progetti che stanno cominciando a prendere piede. Giovani che
si fanno avanti in vista di alleanze future, vecchi della politica che cercano
ancora un posto al sole.
Valerio Mozzillo (nella foto), commercialista cellolese, da diverso
tempo ormai ha deciso di uscire dalla scena politica e di stare alla finestra a
guardare gli sviluppi, riservandosi la possibilità di offrire il
suo contributo qualora gli eventi lo richiedessero. Le voci ormai sempre più insistenti della
nascita di un nuovo movimento, di cui ancora non si conosce il nome (stando a
quanto dichiarato dai possibili protagonisti ndr) e che vedrebbe nuovamente in
campo un gruppo di ex amministratori, sta suscitando molte reazioni e
riflessioni. Valerio Mozzillo non è riuscito ad esimersi dal commentare.
Si è
tanto parlato di rinnovamento in questi ultimi anni. La presenza in consiglio
comunale di tanti giovani ne è
stata una conseguenza e nello stesso tempo testimonianza della voglia di novità.
Come vede il possibile ritorno in campo degli ex amministratori comunali che a
maggio 2016 non sono riusciti a presentare la lista e che tutti pensavano ormai
avessero ‘appeso le scarpette
al chiodo’?
“All’inizio ero confuso,
poi una serie di sentimenti contrastanti che andavano dallo stupore allo
sgomento poi è sopraggiunta la compassione per persone che non hanno altro
da fare nella vita. Certo pensare che chi ha detenuto il potere per quarant’anni a Cellole vuole
rinnovare la politica del paese considerando che in consiglio comunale oggi ci
sono giovani alla prima esperienza ci fa ridere e preoccupare allo stesso tempo”.
Ma a parte lei,
nessun altro pare abbia rilasciato dichiarazioni pubbliche rispetto al possibile
ritorno in campo di politici che hanno fatto la storia del paese ma per i quali
il tempo sembrava ormai ‘scaduto’?
“Sicuramente mi sarei aspettato delle
reazioni forti all’annuncio della nascita di un’associazione
costituita da ‘dinosauri’ della politica cellolese. Questa è una delle poche occasioni degli ultimi
anni in cui era possibile probabilmente fare politica. E’ mancata la voce dei
giovani, di quelli soprattutto eletti in consiglio comunale, soprattutto del
Comitato Civico che in campagna elettorale si è posto come movimento
di rinnovamento. E’ mancata la voce del Pd che è l’unico partito
presente a Cellole, anche se forse è comprensibile considerato che chi lo
rappresenta dopo aver fatto una delle più brutte figure dal
punto di vista elettorale della storia politica cellolese non ha avuto neppure
il coraggio di dimettersi”.
E sul nuovo che
avanza invece, cosa ha da dire?
“Ho letto di un possibile progetto che
vede protagonisti i giovani attuali politici cellolesi, sinceramente non sono molto
convinto di questa possibilità. I partiti non ci sono più, viene a mancare la
fucina in cui si formavano i giovani in cui venivano trasformate le idee in
embrione in fatti concreti. Credo che ci sia bisogno di persone con un minimo
di esperienza, di autorevolezza e di credibilità. Credo che nel paese
ci siano persone che possano trasmettere il loro vissuto alle nuove generazioni”.
E lei intanto pensa
di restare a guardare? O c’è
la possibilità di un suo progetto
politico futuro?
“Se me
lo dovessero chiedere sarei ben felice di consigliare qualche persona a questi
giovani. Non sono interessato al momento personalmente ad attività del
genere, in futuro vorrei spendere il mio tempo in progetti culturali e di
sviluppo coinvolgendo magari qualche professionista e qualche politico serio
del territorio senza il quale qualsiasi tipo di intervento concreto sarebbe
impensabile”.