SESSA AURUNCA (Carmine Di Resta) - E’ default totale. La classe operaia non va in
paradiso. Duecento operai, appartenenti
al Consorzio di Bonifica, tra fissi e stagionali ridotti al lastrico: da due
anni, a secondo i casi, non percepiscono
lo stipendio. Tanta è la disperazione che oggi sono saliti sul terrazzo dello stabile in viale delle Terme per
mettere in atto uno stato di agitazione
e sensibilizzare gli organi regionali del tutto assenti, non uno
sciopero a tempo, ma ad oltranza.
“ Nessuno ci ascolta - spiega un
operaio- riesco a tirare avanti per quel poco che guadagna mia moglie”. I
lavoratori spiegano che il solo consigliere regionale Gennaro Oliviero ha preso
di petto la situazione ed in una riunione tenutasi la settimana scorsa ha avuto
anche un diverbio con l’assessore al ramo. “ Non ho visto mai visto il consigliere Oliviero così
arrabbiato, ha sbattuto più volte le mani sul tavolo in segno di disappunto
rivolgendosi ai colleghi di scranno”. La nomina del commissario della
Regione non ha prodotto quello che le
maestranze si aspettavano e nonostante
il forte stato di frustrazione ed umiliazione istituzionale si recano ogni mattina in ufficio per espletare il loro lavoro nella speranza che qualcosa possa accadere.
Sono abbandonati da tutti, il solo Oliviero è sceso in maniera forte e decisa in loro
soccorso.
Chi vive delle provvidenze
familiari, chi ha dovuto ricorrere a prestiti, altri invece stufi hanno prodotto istanze di ingiunzione
di pagamento alla Regione.
Il futuro nessuno lo sa,
neanche la procedura di mobilità in altri Enti pare sia possibile in quanto pur
essendo pubblico l’Ente, per questo tipo di passaggio - dicono – è valido
invece il contratto privatistico. Gli operai e gli impiegati, in virtù di
questa grottesca e preoccupante situazione non vogliono più sentir parlare
demagogicamente ed hanno stabilito di scioperare. La preoccupazione si legge sul volto di
tutti “nessuno di noi può assolvere ai compiti di capo famiglia quando a fine
mese non si riesce a portare a casa il necessario sostentamento”- dichiara
un altro operaio. Tanti tam tam di
supposizioni, l’unica cosa certa è che gli operai del Consorzio di Bonifica
non hanno percepito ventiquattro
mensilità e qualcuno lamenta di dover percepire circa cinquantamila euro. Per
il Natale prossimo, molto austero, forse verrà loro riconosciuta una sola
mensilità, come buttare un sassolino nell’oceano.
Un Ente che non viene chiuso, non viene accorpato ad altri
Consorzi, non si può chiedere la mobilità in altri Enti ; l’unica certezza sono
le mancate spettanze. Le colpe ? Bisognerebbe partire da molto lontano per
analizzare una situazione che negli anni
è andata sempre più ad aggravarsi.