SESSA
AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Psicosi da meningite: negli ultimi tempi i
mass media stanno diffondendo diverse notizie relativamente ai casi di
infezione da meningococco. Ma si può parlare veramente di un rischio evidente
per i bambini e per gli adolescenti, oppure è l’ansia ed il timore a farla da
padrone? Abbiamo chiesto qualche delucidazione al medico del reparto di
Pediatria dell’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca, Maurizio Serao che per
quanto concerne l’approvvigionamento dei vaccini ha spiegato che i primi ad essere
informati devono essere gli uffici vaccinazioni dei distretti sanitari
presenti sul territorio. Contattato il distretto sanitario di Sessa Aurunca ci
è stato riferito che al momento non sono arrivate particolari disposizioni in
merito dai vertici provinciali e regionali.
Dunque si sta procedendo come da prassi con le vaccinazioni in vigore
fino a qualche mese fa. Per quel che riguarda, invece, l’aspetto più
prettamente clinico Serao ha spiegato che “non c’è al momento alcun incremento
di casi di meningite, se non qualche episodio verificatosi in Toscana.
La
situazione di rischio, dunque, è alquanto stabile rispetto agli anni passati.
Ogni anno- spiega il pediatra- si ammala in Italia il 50% per meningococco C ed
il 50% per meningococco B. Dunque, non c’è alcuna incidenza maggiore del ceppo
B rispetto a quello C. Fino ad ora in Campania si vaccina solo per il
meningococco C in quanto seppur sia quello più raro è anche quello più
rischioso”.
Le vaccinazioni vengono disposte a livello nazionale sulla base dei
casi e della pericolosità. Fino a qualche anno fa non c’era il vaccino per il
meningococco C. Visto il verificarsi di alcuni casi preoccupanti si è
provveduto ad inserirlo nel calendario vaccinale. Al momento, dunque, per il
ceppo B non si sono particolari criticità.
Di fatto, dunque, tutti i bambini
che sono stati vaccinanti contro il meningococco C possono stare sereni, in
quanto esso rappresenta la forma più pericolosa tra i ceppi presenti. “E’
ovvio- conclude il dottore Sarao- che non tutti gli organismi rispondono alla
stessa maniera. Il vaccino non copre mai al cento per cento, dunque può
capitare, seppur raramente, che chi sia stato vaccinato contro una determinata
malattia possa comunque rivelarsi un soggetto recettivo”.
Tra gli adolescenti,
invece, non vaccinati da bambini contro il meningococco C, è possibile ora il
vaccino trivalente che protegge dai ceppi C, A e W. Anche in questi casi si
tratta di vaccini facoltativi a discrezione di genitori e pediatri.
Dunque,
nessun allarmismo. Al momento la situazione è sotto controllo. Se dovessero
presentarsi casi preoccupanti sarà il Ministero della Salute a disporre nuovi
vaccini e ad informare le Asl di competenza e di conseguenza i pediatri.