martedì 10 gennaio 2017

SESSA AURUNCA / CELLOLE - Psicosi da meningite, ancora nessun vaccino per il ceppo B. Parla il pediatra Serao


SESSA AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Psicosi da meningite: negli ultimi tempi i mass media stanno diffondendo diverse notizie relativamente ai casi di infezione da meningococco. Ma si può parlare veramente di un rischio evidente per i bambini e per gli adolescenti, oppure è l’ansia ed il timore a farla da padrone? Abbiamo chiesto qualche delucidazione al medico del reparto di Pediatria dell’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca, Maurizio Serao che per quanto concerne l’approvvigionamento dei vaccini ha spiegato che i primi ad essere informati devono essere gli uffici vaccinazioni dei distretti sanitari presenti sul territorio. Contattato il distretto sanitario di Sessa Aurunca ci è stato riferito che al momento non sono arrivate particolari disposizioni in merito dai vertici provinciali e regionali. 
Dunque si sta procedendo come da prassi con le vaccinazioni in vigore fino a qualche mese fa. Per quel che riguarda, invece, l’aspetto più prettamente clinico Serao ha spiegato che “non c’è al momento alcun incremento di casi di meningite, se non qualche episodio verificatosi in Toscana. 
La situazione di rischio, dunque, è alquanto stabile rispetto agli anni passati. Ogni anno- spiega il pediatra- si ammala in Italia il 50% per meningococco C ed il 50% per meningococco B. Dunque, non c’è alcuna incidenza maggiore del ceppo B rispetto a quello C. Fino ad ora in Campania si vaccina solo per il meningococco C in quanto seppur sia quello più raro è anche quello più rischioso”. 
Le vaccinazioni vengono disposte a livello nazionale sulla base dei casi e della pericolosità. Fino a qualche anno fa non c’era il vaccino per il meningococco C. Visto il verificarsi di alcuni casi preoccupanti si è provveduto ad inserirlo nel calendario vaccinale. Al momento, dunque, per il ceppo B non si sono particolari criticità. 
Di fatto, dunque, tutti i bambini che sono stati vaccinanti contro il meningococco C possono stare sereni, in quanto esso rappresenta la forma più pericolosa tra i ceppi presenti. “E’ ovvio- conclude il dottore Sarao- che non tutti gli organismi rispondono alla stessa maniera. Il vaccino non copre mai al cento per cento, dunque può capitare, seppur raramente, che chi sia stato vaccinato contro una determinata malattia possa comunque rivelarsi un soggetto recettivo”. 
Tra gli adolescenti, invece, non vaccinati da bambini contro il meningococco C, è possibile ora il vaccino trivalente che protegge dai ceppi C, A e W. Anche in questi casi si tratta di vaccini facoltativi a discrezione di genitori e pediatri. 
Dunque, nessun allarmismo. Al momento la situazione è sotto controllo. Se dovessero presentarsi casi preoccupanti sarà il Ministero della Salute a disporre nuovi vaccini e ad informare le Asl di competenza e di conseguenza i pediatri.