Immagine di repertorio a solo scopo dimostrativo |
SESSA
AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Tragedia questa mattina su una spiaggia di
Baia Domizia, nei pressi dello stabilimento balneare ‘Lido Baja Club’. Un uomo
del ’52 di nazionalità russa è morto in acqua, dopo essere entrato in mare per
fare un bagno. Lo straniero, visibilmente ubriaco, barcollava in spiaggia,
quando ha deciso di entrare in acqua. Non ha fatto più di due metri, quando si
è accasciato in acqua, presumibilmente stroncato da un infarto.
Evidentemente, l'età, il caldo, il fatto che sembra avesse appena finito di
mangiare e bere alcoolici e l'impatto con l'acqua avranno giocato un
brutto scherzo all'anziano uomo russo. Nonostante l'uomo fosse arrivato in spiaggia dall'ingresso libero, immediati sono
stati i soccorsi prestati dal bagnino del ‘Lido Baja Club’, Pietro Freda, che subito
e prima di tutti ha intuito cosa stesse accadendo. Tre medici ed un vigile del
fuoco, presenti in spiaggia, hanno immediatamente prestato soccorso, ma non
hanno potuto fare altro che constatare la morte dell'uomo stroncato da un
infarto. Tra l’altro, ha dimostrato molto eroismo il giovane bagnino Pietro
Freda di Cellole che è riuscito a portare l’uomo sul bagnasciuga nonostante il
sessantacinquenne fosse già privo di vita ed appesantito dall’acqua. Il giovane
bagnino a sua volta poco dopo si è sentito male e per circa un’ora non ha
aperto gli occhi, facendo di tanto in tanto qualche cenno. L’intero
stabilimento balneare, i proprietari Fiore Renzo e Manuel D’Onofrio, insieme al
papà Angelo hanno vissuto dei momenti drammatici e difficili. “Stiamo leggendo
notizie false e, riservandoci anche azioni legali, riteniamo opportuno fare
chiarezza- sono state le parole di Angelo D'Onofrio, qualche ora dopo-. In tarda mattinata un sessantacinquenne russo, con problemi cardiaci, in
evidente stato di ubriachezza è stato stroncato da un infarto a circa 2 - 3
metri dal bagnasciuga. L'uomo arrivato in spiaggia dagli ingressi liberi è
stato subito soccorso dal bagnino del Baja Club, il primo a capire che qualcosa
stesse accadendo e da tre medici ed un vigile del fuoco presenti in spiaggia.
Purtroppo non si è potuto fare altro che constatarne la morte per infarto.
Encomiabile il comportamento del bagnino e struggente la sua reazione”, sono
state le parole chiarificatrici di Angelo D’Onofrio, avvocato cellolese e
titolare del Lido Baja Club.