CARINOLA
(Matilde Crolla) – Detenuto aggredisce un agente di polizia penitenziaria che
finisce in ospedale. E’ accaduto nel pomeriggio di venerdì presso il carcere di
Carinola. Il malvivente non è nuovo ad episodi simili. Infatti, detenuto da
qualche anno nella casa circondariale carinolese, per il suo comportamento poco
rispettoso delle regole carcerarie a differenza di altri detenuti non
usufruisce della sorveglianza dinamica, ma è chiuso nella sua cella. Venerdì
pomeriggio, intorno alle 17, un agente di polizia penitenziaria è entrato nella
sua cella per prelevare il sacchetto dei rifiuti quando il detenuto, senza
alcun motivo, gli ha sferrato un pugno sulla testa, facendolo cadere a terra
privo di sensi. Poi è uscito sul corridoio e ha dato fuoco ad un materasso e
con l’uso dell’estintore ha cercato di allontanare tutti gli agenti che in quel
momento accorrevano per fermarlo e per soccorrere il loro collega. L'idrante ha colpito con la sua energia quattro agenti che hanno dovuto ricorrere alle cure dell'infermeria. Invece, il
malcapitato agente colpito dal detenuto è stato trasportato d’urgenza presso la clinica ‘Pineta
Grande’ di Castel Volturno dove gli è stato riscontrato un trauma cranico.
Indignazione tra gli agenti di polizia penitenziaria per l’accaduto. Non si
esclude che nei prossimi giorni la direttrice del carcere possa prendere dei
provvedimenti, considerando che da tempo si sta adoperando per rendere la struttura
un’eccellenza sotto il punto di vista formativo e rieducativo per i detenuti.
Non a caso
i carcerati vivono una detenzione con sorveglianza dinamica, ossia
possono essere liberi nei vari reparti e non chiusi nelle loro celle come
accade in molte altre carceri. Sgomento ed indignazione è arrivata su Facebook
anche da parte dei rappresentanti del sindacato degli agenti di polizia
penitenziaria, il SiNaPPe, che con un post manifestano la loro disapprovazione rispetto alla sorveglianza dinamica, visti simili episodi, e scrivono: “Adesso basta, non è
possibile che andare a lavorare significa non sapere se tornare a casa”. Ed
ancora: “Ancora un fallimento della sorveglianza dinamica, ci sono state due
aggressioni a distanza di poche ore nello stesso carcere. La prima a danno di
un detenuto extracomunitario che ha riportato lesioni alla testa. La seconda,
molto più grave, un detenuto ormai conosciutissimo, che puntualmente ogni
giorno crea disordini e preoccupazioni”.