SESSA AURUNCA / CASTELFORTE / MINTURNO (Matilde Crolla) - Emergenza idrica nei Comuni del basso Lazio. I sindaci di Castelforte, Minturno e Santi Cosma e Damiano hanno inviato una lettera al presidente della Giunta regionale del Lazio, al direttore dell’Agenzia regionale per la Protezione civile e per conoscenza al Prefetto di Latina, all’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio e al consigliere delegato della Regione Campania. Nel documento, sottoscritto dal sindaco dai sindaci Giancarlo Cardillo, Gerardo Stefanelli e dal commissario prefettizio di Santi Cosma e Damiano Domenico Talani, emerge la grave carenza idrica per uso irriguo nell'intera area a causa del "grave stato di crisi patita dagli imprenditori agricoli operanti sui territori dei Comuni da noi amministrati a causa della paralisi amministrativa e gestionale del Consorzio aurunco di bonifica", come si legge nella nota. Preso atto che l’ente consortile sta attraversando un prolungato periodo di stallo amministrativo/gestionale causato dalla totale mancanza di fondi e che non sono state fornite rassicurazioni sul lungo termine per il superamento di tale criticità, considerato che dalla mancata erogazione del servizio di irrigazione a uso agricolo dipendono le sorti aziendali di diverse centinaia di imprese del sud Pontino e che nel luglio 2014 – per cause accidentali – è crollato il tubo ponte-canale attraversante il fiume Garigliano. Preso, inoltre, atto che con grande sforzo organizzativo i dipendenti del Consorzio hanno messo in campo una soluzione provvisoria per la captazione diretta delle acque dal fiume Garigliano con una piattaforma galleggiante munita di pompe di adescamento, ma che a causa della mancanza di liquidità dell’ente consortile non è stato possibile attivare”. I sindaci Stefanelli, Cardillo e Talani chiedono: “A mezzo di apposita ordinanza di Protezione civile derivante dallo stato di crisi idrica nei Comuni di Castelforte, Santi Cosma e Damiano e Minturno, la disponibilità a fornire in via del tutto straordinaria e urgente, i mezzi economici al personale del Consorzio Aurunco di Bonifica, affinchè possono eseguire gli interventi necessari all’avvio della fornitura del servizio di irrigazione a uso agricolo". La richiesta viene formulata "per scongiurare il tracollo della filiera produttiva/agricola nei Comuni interessati, territori già duramente provati dal perdurare dello stato di crisi economica che colpisce il paese”.