martedì 21 marzo 2017

SESSA AURUNCA / CELLOLE - Servizi sociali sull'orlo della paralisi, Di Benedetto punta il dito contro Sasso e Barretta: stanno danneggiando l'intero Ambito


SESSA AURUNCA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Ambito sociale C3, il sindaco del Comune capofila di Teano, Nicola Di Benedetto, punta il dito contro Silvio Sasso ed Angelo Barretta e in una delibera di giunta comunale denuncia: Sessa Aurunca e Cellole con la loro inadempienza stanno danneggiando l’intero Ambito e bloccando tutti i servizi sociali utili alla comunità. L'amministratore sidicino e l'intera giunta comunale a tal proposito chiedono un intervento della Regione Campania per l’istituzione di un tavolo urgente e per l’avvio delle procedure di sostituzione per i Comuni inadempienti agli obblighi previsti. "I Comuni appartenenti a ciascuno degli Ambiti definiti con la  D.G.R.C.   320/2012, hanno l'obbligo   di garantire   l'approvazione   e la  successiva  sottoscrizione   della  schema  associativo prescelto  dal  Coordinamento   Istituzionale   per  la  gestione  dei  servizi  programmati   nel  Piano sociale  di Zona,  oltre a tutti gli altri atti propedeutici  alla programmazione   del Piano  Sociale  di Zona- si legge nella delibera approvata da Di Benedetto e dal suo esecutivo-. Il Comune di Teano, in qualità di  capofila  dell'Ambito   Territoriale   C03,  in  attuazione   delle direttive  regionali in data  10/06/2016,   ha avviato  tutte  le procedure previste  dalla  legge  per la programmazione   dei servizi  da includere  nel Piano  Sociale  di Zona relativo  al III PSR 2016 -  2018  (verbale n. 43 del Coordinamento   Istituzionale). I rappresentanti    istituzionali   di nuova   elezione   dei  Comuni   di  Sessa   Aurunca   e  Cellole, reclamando  la  necessità    di  approfondire  tutta   la  normativa   disciplinante    la  materia   delle Politiche   Sociali,   hanno   chiesto   e  ottenuto il differimento   delle  sedute  del  Coordinamento Istituzionale  del 24/06/2016  (verbale  n. 44 del C.I.), del 07/07/2016  (verbale n. 45 del C.I.), del 25/07/2016  (verbale n. 46 del C.I.), concordando  in quest'ultima  seduta del Coordinamento l'individuazione   della data limite (01/08/2016) per la discussione  e l'approvazione   della schema di convenzione  regolamentante   la forma associativa. )". Secondo quanto dichiarato nel verbale di delibera della giunta comunale di Teano i rappresentanti   dei Comuni  di Sessa  Aurunca  e Cellole  non hanno  invece  partecipato   ai vari incontri istituzionali    programmati,    manifestando    una   totale   indifferenza    rispetto   ad  ogni sollecitazione  proveniente  dall'Ambito. A questo punto il Comune di Teano ha chiesto alla Regione di intervenire in merito e soprattutto di fare appello al Prefetto  di Caserta  per  la convocazione   di un tavolo  istituzionale   presso  la Prefettura   di  tutti  gli  Enti  coinvolti   con  l'obiettivo    di  scongiurare   l'interruzione    dei  servizi essenziali   ai  cittadini   bisognosi   anziani   e  disabili   di  tutto il territorio   dei  Comuni   aderenti all' Ambito  C03. Nel documento inoltrato dal Comune di Teano, infatti, si evince che lo stesso Ente sidicino "in qualità  di  capofila   dell' Ambito   territoriale   C03 (D.G.R.C.  320/2012) deve tutelare  gli interessi  di tutti gli altri Enti associati  nei   confronti   dei Comuni  inadempienti  di Sessa Aurunca  e Cellole  che non hanno  osservato  gli obblighi  previsti dalla normativa  vigente  (art.6 della legge 328/2000 - art.7 della Iegge regionale  della Campania n.  1112007 - dell'art.14   co.  29  del  decreta  Iegge  78/2010 convertito  con  la  Iegge  122/2010) rendendosi di fatto responsabili  di eventuali danni alla struttura dell' Ambito, di danni  contabili  diretti  e indiretti  di tutti   gli  altri  14 comuni  dell'Ambito  C03  che hanno regolarmente  assolto agli obblighi di legge". Tra l’altro nel verbale di delibera inviata in Regione dal Comune di Teano si legge che i Comuni di Sessa Aurunca  e di Cellole con la loro inerzia stanno di fatto determinando I' interruzione  dei servizi essenziali  ai cittadini bisognosi.