CELLOLE (Matilde Crolla) – Povertà, il livello si è alzato
negli ultimi tempi in maniera alquanto preoccupante. La conferma ufficiale
arriva dai dati raccolti e pubblicati nel rapporto per il 2016 sulla povertà e
l’esclusione sociale da Vasi Comunicanti , pubblicato lo scorso ottobre
dalla Caritas Italiana. Si tratterebbe del dato più alto rispetto agli ultimi
dieci anni. Ad essere penalizzati dalla crisi economica, secondo quanto
accertato dal rapporto della Caritas, le famiglie con due figli a carico.
I cosiddetti
‘nuovi poveri’, dunque, sarebbero in particolare i cittadini italiani
appartenenti alla fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni. Diversa, invece,
è la situazione per gli ultrasessantacinquenni.
La mancanza di un lavoro o
comunque il precariato è la prima causa di tale condizione. Molte, soprattutto
al Sud, sono le famiglie monoreddito con minori a carico che non riescono ad
arrivare a fine mese. “Sul fronte delle tipologie familiari la povertà assoluta
raggiunge livelli molto elevati tra le famiglie numerose con 5 o più
componenti, specie se al suo interno ci sono 3 o più figli minori (18,3%).
Tuttavia a registrare un forte peggioramento da un anno all’altro, e ancor più
nel corso degli ultimi otto anni, sono i nuclei composti da 4 componenti, in
particolare le coppie con due figli. Quindi, se in passato costituiva un
elemento di rischio la presenza di almeno tre figli, oggi si palesano in tutta
la loro gravità anche le difficoltà dei nuclei meno numerosi” si legge in una
pagina del rapporto Vasi Comunicanti. In un contesto prettamente locale
la situazione nazionale non differisce particolarmente. Tant’è vero che
l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Cellole, Antonietta
Marchegiano (nella foto in alto), ha annunciato l’intento dell’amministrazione comunale, guidata dal
sindaco Angelo Barretta, di aiutare le famiglie meno abbienti attraverso la
sospensione del pagamento dei ruoli. “C’è gente che non riesce neppure a fare
la spesa- ha dichiarato l’assessore Marchegiano-. Un modo per aiutare le
famiglie più in difficoltà potrebbe essere quello di consentire loro di non
pagare le tasse comunali. Naturalmente, è necessaria una valutazione
approfondita che consenta agli uffici comunali preposti di individuare i
soggetti veramente in difficoltà. Sarà necessaria la presentazione del modello
Isee che attesterà la carenza di reddito ed una presa d’atto effettiva della
difficoltà del soggetto interessato”, ha spiegato l’assessore. In sostanza,
saranno aiutati con questo provvedimento coloro che effettivamente hanno bisogno
e non quelle famiglie in cui lavorano entrambi i coniugi a nero in cui emerge
un tenore di vita non corrispondente alla certificazione presentata. Le prime a
beneficiare in via prioritaria dell’imminente provvedimento saranno le famiglie
con minori a carico.