SESSA
AURUNCA / ROCCAMONFINA / CELLOLE (Matilde Crolla) – Trenitalia, la polemica
sulla possibile soppressione di alcune corse nella tratta Sessa Aurunca – Roma non
si placa.
I comitati civici presieduti da Stefania Verrillo mantengono alta la
guardia e sono pronti ad organizzare un sit in alla Regione in vista del
prossimo incontro fissato per il 25 novembre.
“Sicuramente un passo in avanti c’è
stato- ha dichiarato a tal proposito la Verrillo-. Nel corso dell’incontro di
lunedì, grazie all’interessamento del consigliere regionale Gennaro Oliviero,
la nostra battaglia ha raggiunto un primo traguardo. Saranno, infatti,
garantiti due treni dell’alba che nascevano proprio a Sessa
Aurunca/Roccamonfina e che furono soppressi. Tali corse dirette per Roma
ripartiranno da Sessa Aurunca quanto prima. Ma non ci possiamo certo
accontentare- continua Stefania Verrillo-. Abbiamo bisogno di altre garanzie da
parte di Trenitalia. Invito, pertanto, tutti i cittadini ed in particolare i pendolari
a scendere in campo al fianco dei comitati civici. La raccolta di firme ha dato
ottimi risultati, ma non basta mettere nero su bianco. E’ necessario far
sentire la propria presenza. Solo i pendolari possono in questo momento far
sentire tutto il loro disagio. Li invito a non avere paura ed a scendere in
campo numerosi”.
Dopo la manifestazione di sabato scorso, ricordiamo, c’è stato
un primo positivo incontro in Regione lunedì alla presenza dei sindaci di Sessa
Aurunca, Cellole e Roccamonfina. Nella riunione con l’assessore ai Trasporti si
è giunti ad un primo risultato: la rimessa in moto di due treni delle 3 e delle
4 del mattino che da diverso tempo erano stati soppressi. Si tratta di treni
regionali diretti a Roma, senza alcun cambio. Ma l’obiettivo è quello di fare
in modo che anche le corse successive non debbano prevedere cambi per i
pendolari di Sessa Aurunca.
IL NUOVO E TEMUTO CALENDARIO DI
TRENITALIA
Secondo,
infatti, il nuovo calendario di Trenitalia a partire dal prossimo 12 dicembre
tutte le corse che partiranno da Sessa Aurunca (esempio ore 6.05 regionale
12352, ore 8.33 regionale 12358) prevedono cambi a Minturno o a Formia/Gaeta
all’andata. Stesso discorso anche per il ritorno. Sentiti anche alcuni
pendolari sembrerebbe che se le cose dovessero restare come previsto dal nuovo
piano di Trenitalia sarebbe un vero dramma per chi da Sessa Aurunca deve
recarsi a Roma o comunque nel Lazio. Impossibile sapere l’orario di arrivo,
ancora di più quello di ritorno.
Un professore pendolare ormai da anni,
Giuseppe L., ci ha dichiarato: “I treni ci sono, ma ci costringono a continui
cambi tra Minturno, Formia e Campoleone. Se per poco perdi la coincidenza,
visto che la differenza è di pochissimi minuti tra l’arrivo e la partenza,
resti fermo in stazione per ore. Nel mio caso per arrivare puntuale alla prima
ora di lezione devo prendere il regionale veloce delle 5.55 e sono a scuola
giusto in tempo. In questo modo- incalza il pendolare- ci tolgono la
possibilità di portare il pane a casa”.
Infatti, un pendolare che parte da Sessa
Aurunca alle ore 6.05 ed arriva a Minturno alle ore 6.13 ha giusto cinque
minuti di tempo per prendere il treno regionale 12208 che parte da Minturno
alle 6.18 per arrivare a Roma alle 8.04. Lo stesso ‘pericolo’ anche per il
ritorno: cambio a Campoleone (regionale 12215) con partenza alle ore 10.55,
arrivo a Formia/Gaeta alle ore 12.04, solo tredici minuti per il cambio per
prendere il treno delle 12.17 (regionale 12365) per Sessa Aurunca il cui arrivo
è previsto alle ore 12.32. E questi sono solo alcuni esempi. Insomma, la corsa
non è più dei treni ma dei pendolari che devono sperare nella puntualità dei
mezzi veloci per non rischiare di perdere le coincidenze e trascorrere gran
parte del tempo all’interno delle stazioni in attesa dell’arrivo successivo.
Questa è la realtà ed il rischio che desta maggiore preoccupazione. Rispetto a
tutto questo si spera in un intervento risolutorio delle istituzioni locali e
regionali con i vertici Trenitalia. Intanto, anche a Cellole il Comitato civico
cellolese si sta attivando.
Proprio ieri c’è stata una riunione tra Guido Di Leone
ed i comitati di Piedimonte Massicano e Sorbello che sono pronti a scendere in
campo con una nuova manifestazione.