SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Consorzio Aurunco di Bonifica,
quarantasette operai stagionali saranno pagati a breve.
Il tribunale di Santa
Maria Capua Vetere ha emesso un’ordinanza con la quale assegna a quarantasette
operai a tempo determinato, iscritti alla Fai Cisl, circa trecentomila euro di
somme pignorate alla Regione Campania che avrebbe dovuto corrispondere al
Consorzio.
Le somme rappresentano una parte degli stipendi non pagati. Il provvedimento arriva a seguito dei decreti ingiuntivi
che gli stessi operai, sostenuti dal sindacato di categoria, hanno richiesto ed
ottenuto dal tribunale di competenza nei confronti del Consorzio.
Con lo stesso
provvedimento il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dottoressa
Alba Costarella, ha assegnato all’Enel circa 200mila euro per debito accumulato
negli anni da parte del Consorzio di Bonifica. Debito non completamente sanato
nei confronti della società di energia elettrica. Infatti, con il passare dei
mesi il credito che vanta l’Enel aumenta.
La riscossione dei ruoli non basta
per affrontare tutte le spese di uscita. Tra l’altro, la situazione debitoria
viene anche gravata da notevoli somme per spese legali relative alle procedure
in corso che potevano essere evitate se la Regione Campania avesse corrisposto
quanto dovuto al Consorzio. Dunque, se da una parte alcuni dipendenti tirano un
sospiro di sollievo, dall’altra non è cambiato molto sotto il punto di vista
debitorio. Intanto, per gli indeterminati, la maggior parte dei quali pure ha
proceduto con i decreti ingiuntivi, la situazione non cambia.
Venerdì sono
scaduti i venti giorni previsti dalla ricezione dei ruoli da parte di Equitalia
con il conseguente anticipo del trenta per cento degli stipendi per ogni
dipendente, secondo gli accordi presi in passato. Ma nessun dipendente ha
ricevuto dalla società affidataria della riscossione ciò che gli spetta.
L’anticipazione ammonta a circa un milione di euro con la quale verrebbe
corrisposto per ogni operaio del Cab solamente una parte degli arretrati, circa
due o tre mensilità, ma sarebbe sicuramente un modo per iniziare a ‘respirare’.
Sembra, però, che il motivo di tale ritardo sia da ricondurre a problemi
burocratici che avrebbero bloccato il sistema di emissione dell’anticipazione.
Dunque, a causa di una somma irrisoria pari a circa duecento euro di mancata
riscossione del ruolo, l’Equitalia non sarebbe nelle possibilità di emettere un
milione di euro di anticipazione. La speranza è che prima delle festività
natalizie arrivi per i dipendenti del Consorzio di Bonifica almeno una piccola
parte di mensilità arretrate che possa consentire loro di trascorrere un Natale
più sereno.