martedì 27 giugno 2017

CELLOLE - Scarichi e depurazione delle acque, j'accuse di Di Leone: "Barretta ha la memoria corta"


CELLOLE (Matilde Crolla) – Condizioni del mare a Baia Domizia: il capogruppo del ‘Comitato Civico Cellolese’, Guido Di Leone, chiederà nei prossimi giorni un parere tecnico agli uffici comunali competenti per conoscere lo stato in cui versa il depuratore. “Come tutti i cellolesi sono orgoglioso della nostra amata Baia Domizia e frequento anche io regolarmente le sue spiagge. Ovviamente le condizioni del mare nei giorni di sabato e domenica scorsi mi lasciano perplesso e mi allertano. Credo che sia opportuno quanto prima conoscere un attimo come funziona l’impianto di depurazione perché c’è sicuramente qualcosa che non va. E’ impensabile- continua Di Leone- che nel 2017 in piena stagione balneare si debba ancora fare i conti con certi episodi. Baia Domizia, di concerto con i Comuni di Sessa Aurunca e Cellole, dovrebbe essere dotata di un impianto ingegneristico all’avanguardia che possa evitare che gli scarichi fognari finiscano a mare. E in questo caso- continua Di Leone- il Consorzio Aurunco di Bonifica e le sue griglie non c’entrano nulla. Il sindaco Barretta annuncia- continua il capogruppo del ‘Comitato Civico Cellolese’- che presenterà denuncia contro ignoti per le condizioni del mare. Ma evidentemente ha la memoria corta. Quando era commissario straordinario del Consorzio Aurunco di Bonifica presentò denuncia contro ignoti in relazione allo scarico abusivo di cosiddette ‘acque nere’ provenienti dagli scarichi fognari in tenimento del Comune di Cellole. Nell’occasione inviò un dipendente dell’ufficio tecnico del Consorzio ad effettuare un sopralluogo presso il canale di bonifica denominato ‘Acque Medie’ di proprietà del Demanio Pubblico dello Stato, ramo Bonifiche, gestito dal Consorzio Aurunco di Bonifica, nel tratto che corre parallelo alla strada provinciale 122  "Fontanavecchia" in tenimento   del Comune  di Cellole”. Da quanto esposto da Di Leone emerge che il dipendente constatava che il livello del canale  era prossimo alla  linea di guardia  definita  dalla  sponda in cemento del canale stesso. In particolare, appariva chiaro che il livello  del canale  era oltre  la quota  limite solo nel tratto  che va dall'impianto semaforico  posto  sulla Domiziana,  fino a circa un chilometri oltre con direzione  monti/mare. "Dalla relazione redatta nell'occasione emergeva che immediatamente veniva predisposto l 'arrivo sul posto  di un mezzo meccanico  di proprietà  dell'Ente al  fine   di  intervenire    per  la creazione  di un canale  di scolo provvisorio   qualora  l 'esondazione fosse  degenerata- spiega Di Leone, attenendosi ai documenti in suo possesso-. Al momento dell'arrivo dei dipendenti fu verificato che nel canale erano presenti rifiuti  solidi e che l'acqua   nel canale  era  chiaramente   acqua  non depurata  proveniente dalle fogne il cui deflusso senza depurazione è vietato per  legge. Ad   un controllo   successivo è risultato che era stata  aperta   la valvola   di sicurezza dell'impianto   di adduzione   delle fogne   comunali  del Comune  di Cellole causando lo  sversamento di  liquido  destinato   alla  depurazione  direttamente   nel canale  della  bonifica  senza  essere  depurato  causando volontariamente   l'inquinamento di  acque  destinate  ad  arrivare   nel  tratto  di  mare  adiacente   causandone   dolosamente l’inquinamento".

Di Leone conclude: “Per cui mi sorprende che Barretta da commissario constatò che il depuratore scarica nel Consorzio Aurunco di Bonifica e che sotto l’impianto semaforico di Cellole  sulla Domiziana vi è una vasca con il ‘troppo pieno’ (sistema di sicurezza) che per difetto ingegneristico ogni qualvolta ci sono forti precipitazioni tracima nel canale Trimoletto tutto quello che ha, causando danni anche alle abitazioni circostanti, così come riscontato anche dall’Arpac in vari sopralluoghi. Però poi oggi da sindaco di Cellole presenta denuncia contro ignoti dimenticando tutto questo”.