CELLOLE (Matilde
Crolla) – Condizioni del mare a Baia Domizia: il capogruppo del ‘Comitato
Civico Cellolese’, Guido Di Leone, chiederà nei prossimi giorni un parere
tecnico agli uffici comunali competenti per conoscere lo stato in cui versa il
depuratore. “Come tutti i cellolesi sono orgoglioso della nostra amata Baia
Domizia e frequento anche io regolarmente le sue spiagge. Ovviamente le
condizioni del mare nei giorni di sabato e domenica scorsi mi lasciano
perplesso e mi allertano. Credo che sia opportuno quanto prima conoscere un
attimo come funziona l’impianto di depurazione perché c’è sicuramente qualcosa
che non va. E’ impensabile- continua Di Leone- che nel 2017 in piena
stagione balneare si debba ancora fare i conti con certi episodi. Baia Domizia,
di concerto con i Comuni di Sessa Aurunca e Cellole, dovrebbe essere dotata di
un impianto ingegneristico all’avanguardia che possa evitare che gli scarichi
fognari finiscano a mare. E in questo caso- continua Di Leone- il Consorzio Aurunco
di Bonifica e le sue griglie non c’entrano nulla. Il sindaco Barretta annuncia-
continua il capogruppo del ‘Comitato Civico Cellolese’- che presenterà denuncia
contro ignoti per le condizioni del mare. Ma evidentemente ha la memoria corta.
Quando era commissario straordinario del Consorzio Aurunco di Bonifica presentò
denuncia contro ignoti in relazione allo scarico abusivo di cosiddette ‘acque
nere’ provenienti dagli scarichi fognari in tenimento del Comune di Cellole.
Nell’occasione inviò un dipendente dell’ufficio tecnico del Consorzio ad
effettuare un sopralluogo presso il canale di bonifica denominato ‘Acque Medie’
di proprietà del Demanio Pubblico dello Stato, ramo Bonifiche, gestito dal
Consorzio Aurunco di Bonifica, nel tratto che corre parallelo alla strada provinciale 122 "Fontanavecchia" in tenimento del Comune
di Cellole”. Da quanto esposto da Di Leone emerge che il dipendente constatava che il livello
del canale era prossimo alla linea
di guardia definita
dalla sponda in cemento del canale stesso. In particolare, appariva chiaro che il livello
del canale era oltre la quota
limite
solo nel tratto che va dall'impianto semaforico posto sulla
Domiziana, fino a circa un
chilometri oltre
con direzione monti/mare. "Dalla relazione redatta nell'occasione emergeva che immediatamente veniva
predisposto l 'arrivo
sul posto di un mezzo meccanico
di proprietà dell'Ente al
fine di intervenire per la creazione di un canale di scolo provvisorio qualora l 'esondazione fosse degenerata- spiega Di Leone, attenendosi ai documenti in suo possesso-.
Al momento dell'arrivo dei dipendenti fu
verificato che nel canale erano presenti rifiuti solidi e che l'acqua nel
canale era
chiaramente acqua
non depurata proveniente dalle fogne il cui deflusso senza depurazione
è vietato per legge. Ad un controllo successivo è risultato che era stata aperta
la valvola di sicurezza dell'impianto di adduzione delle
fogne comunali del Comune di Cellole
causando lo sversamento di liquido destinato alla depurazione direttamente nel canale della bonifica
senza
essere
depurato
causando volontariamente l'inquinamento
di acque destinate ad arrivare nel tratto di mare
adiacente causandone dolosamente l’inquinamento".
Di Leone
conclude: “Per cui mi sorprende che Barretta da commissario constatò che il depuratore scarica nel
Consorzio Aurunco di Bonifica e che sotto l’impianto semaforico di
Cellole sulla Domiziana vi è una vasca
con il ‘troppo pieno’ (sistema di sicurezza) che per difetto ingegneristico
ogni qualvolta ci sono forti precipitazioni tracima nel canale Trimoletto tutto
quello che ha, causando danni anche alle abitazioni circostanti, così come
riscontato anche dall’Arpac in vari sopralluoghi. Però poi oggi da sindaco di
Cellole presenta denuncia contro ignoti dimenticando tutto questo”.