CELLOLE (Matilde
Crolla) – Il consiglio comunale di ieri ha visto l’approvazione di una
variazione di bilancio finalizzata al prelevamento dal fondo di riserva di
cifre necessarie per una spesa relativa alla sistemazione del cavalcavia all’ingresso
della città (come da determina numero 113 del 30 maggio scorso ndr) e per
consentire l’avvio della stagione irrigua al Consorzio Aurunco di Bonifica.
“Il prelevamento dal
fondo di riserva si è reso necessario per il miglioramento delle condizioni in
cui versava il cavalcavia della ferrovia e l’altro per consentire l’avvio della
stagione irrigua, rispettivamente di 55 mila euro il primo importo e 40mila
euro secondo importo”, ha spiegato l’assessore ai Bilancio, Francesco Lauretano.
La variazione ha visto, però, il parere sfavorevole dell’opposizione
rappresentata dai consiglieri del ‘Comitato Civico Cellolese’. “Oggi ci ritroviamo
a votare questa Variazione di Bilancio 2017, fatta con il prelevamento dal
fondo di riserva delle casse cellolesi. Tante sono le perplessità- ha incalzato
il capogruppo Guido Di Leone-. Questa variazione di Bilancio si divide in due
rami, il primo è relativo alla spesa fatta per il cavalcavia, di cui come
possiamo vedere dalla Determina n° 113 del 30/05/2017, viene fatto un
affidamento diretto, come piace a voi, di 55.000,00 € ad una ditta di Caserta.
Sono felice della
sistemazione del cavalcavia, perché era inguardabile, ma è mai possibile che
ogni spesa da voi fatta ha cifre così eccessive, rispetto al lavoro da
svolgere? Perché avete fatto un affidamento diretto ad una ditta di fuori,
senza dare la possibilità alle ditte di Cellole di partecipare almeno con un
preventivo?
Ma soprattutto
preannuncio, che tale lavoro sarà oggetto di una nostra interrogazione,
pertanto chiederemo un parere tecnico per i lavori svolti, dato che ci sono
giunte foto che gireremo al Responsabile Tecnico, nelle quali si evince che
tala lavoro è ai limiti della sicurezza.
Ma è chiaro che
voi siete più attenti a mettere i faretti per una questione visiva e non
guardate che il guardrail è solo appoggiato a terra”. Sulla seconda variazione
Di Leone ha dichiarato: “Il nostro Comune aveva un debito con il Consorzio
Aurunco di Bonifica e proprio il sindaco Barretta nel non lontano ottobre 2015,
quando era lui il Commissario del Consorzio, propose all’ex Sindaco Izzo una
transazione del pagamento, cosa poi non avvenuta, ma cosa più strana, tale
pagamento non è avvenuto neanche quando il Commissario Barretta ha cambiato
sedia e dopo tre mesi dalla sua sostituzione al Consorzio è diventato Sindaco
di Cellole. Il nuovo commissario con prot. 4447 del 31/08/2016, inviava al
nostro comune una missiva nel quale comunicava il recesso della rateizzazione. Ma
la crisi del Consorzio da dicembre 2016 ad aprile 2017 aveva preso ormai il
sopravvento. Il nostro sindaco con
privati sms e non con comunicazione istituzionale, invitava alcuni dipendenti ad
una riunione sul Comune di Cellole per trovare una soluzione insieme a loro.
Promise loro una cifra che il Comune avrebbe erogato per risolvere tale problematica. Benissimo fin qui tutto chiaro. I debiti che il nostro Comune ha sono soldi che spettano di diritto al Consorzio e ai lavoratori. Ma il nostro sindaco ignora tutto- continua Di Leone-, ed invia una comunicazione al Consorzio mettendosi a disposizione "nell'anticipare" una cifra, dimenticandosi che deve dargli ciò che gli spetta, prot. n° 5250 del 12 maggio 2017. Ma colpo di scena, dal Consorzio si dimenticano anche loro che il Comune di Cellole è debitore, pertanto accetta l'offerta ed invia una risposta al Comune. Preciso che i conti bancari del Consorzio sono pignorati, quindi che cosa si saranno mai inventati? Ve lo spiego subito io. Dal Consorzio parte la lettera di risposta, nel quale viene fatta una bella lista della spesa di quasi 90 mila euro specificando a chi dovevano andare questi soldi, quanto corrispondere ad ogni ditta ed il codice Iban della stessa. Caro sindaco- ha incalzato- noi vogliamo ricordarle che sono due enti diversi, oggi lei gestisce il Comune non più il Consorzio, quindi non può fare i pagamenti da un ente per un altro. Pertanto il Comune di Cellole sta pagando direttamente le ditte che fanno i lavori al Consorzio. Noi non staremo qui a guardare e vi preannunciamo che tale delibera verrà inoltrata alla Corte dei Conti”.
Promise loro una cifra che il Comune avrebbe erogato per risolvere tale problematica. Benissimo fin qui tutto chiaro. I debiti che il nostro Comune ha sono soldi che spettano di diritto al Consorzio e ai lavoratori. Ma il nostro sindaco ignora tutto- continua Di Leone-, ed invia una comunicazione al Consorzio mettendosi a disposizione "nell'anticipare" una cifra, dimenticandosi che deve dargli ciò che gli spetta, prot. n° 5250 del 12 maggio 2017. Ma colpo di scena, dal Consorzio si dimenticano anche loro che il Comune di Cellole è debitore, pertanto accetta l'offerta ed invia una risposta al Comune. Preciso che i conti bancari del Consorzio sono pignorati, quindi che cosa si saranno mai inventati? Ve lo spiego subito io. Dal Consorzio parte la lettera di risposta, nel quale viene fatta una bella lista della spesa di quasi 90 mila euro specificando a chi dovevano andare questi soldi, quanto corrispondere ad ogni ditta ed il codice Iban della stessa. Caro sindaco- ha incalzato- noi vogliamo ricordarle che sono due enti diversi, oggi lei gestisce il Comune non più il Consorzio, quindi non può fare i pagamenti da un ente per un altro. Pertanto il Comune di Cellole sta pagando direttamente le ditte che fanno i lavori al Consorzio. Noi non staremo qui a guardare e vi preannunciamo che tale delibera verrà inoltrata alla Corte dei Conti”.