giovedì 29 giugno 2017

SESSA AURUNCA / CELLOLE - Docenti precari, ottenuto il risarcimento degli scatti di anzianità. La sentenza del tribunale di Cassino


SESSA AURUNCA / CELLOLE - Sentenza del Tribunale di Cassino sui docenti precari: ottenuto il risarcimento degli scatti d'anzianità. L'avvocato Giuseppe Izzo (nella foto al lato) dello studio legale 'BFI' di Cellole esordisce: "Una decisione che aprirà nuove strade nel mondo del precariato della scuola". Una vittoria che rimarrà nel tempo, una sentenza a favore dei docenti precari che aprirà nuove strade nel mondo del precariato. Il Tribunale di Cassino, con sentenza pronunciata all’udienza del 21 giugno 2017, riconosce gli aumenti di stipendio, scatti biennali, anche ai docenti precari. Nel caso specifico, la docente ha presentato ricorso davanti al Giudice del lavoro del Tribunale di Cassino, con molti anni di precariato sulle spalle, si era rivolta allo studio legale BFI degli avvocati Buonamano-Fusco-Izzo per vedersi riconosciuto il diritto ad accedere agli scatti di anzianità stipendiale, al pari dei colleghi assunti a tempo indeterminato. In pratica un docente precario, pur facendo lo stesso lavoro di un collega di ruolo, prendeva lo stipendio iniziale senza percepire i gradoni, ovvero gli aumenti di anzianità, anche dopo 20-30 anni di precariato. Una disparità di trattamento che non trovava giustificazione e che i legali che hanno rappresentato la docente hanno deciso di contrastare fortemente. “Abbiamo creduto fin da subito in questa causa – commenta l’avvocato Giuseppe Izzo dello studio legale BFI-una giusta lotta per il riconoscimento di uno dei diritti primari dell’uomo. Questa lavoratrice ha deciso di lottare contro la vera ragione della precarietà nella scuola. Grazie ai contratti precari per i docenti lo stato risparmia mediamente circa 8mila euro a lavoratore rispetto al docente di ruolo. Conquistare gli scatti di anzianità per il personale precario significa anche conquistare il riconoscimento di tutto il servizio pre-ruolo per il personale immesso in ruolo. Si tratta sicuramente di una sentenza rivoluzionaria per il mondo del precariato – conclude l’avvocato – sentenza che non rimarrà l’unica, visto che già il Tribunale di Roma ha emesso identica sentenza a quella del Giudice di Cassino e probabilmente altri giudici faranno lo stesso”. Il Giudice Gualtieri ha così deciso "accoglie la domanda diretta ad ottenere il riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata dall’istante durante i periodi di supplenza, come utile ai fini della medesima progressione stipendiale riconosciuta agli omologhi dipendenti in servizio a tempo indeterminato, ovvero per fasce e posizioni stipendiali ai sensi del CCNL di comparto, con conseguente condanna del MIUR ad ottemperare in tal senso".