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Il nuovo calendario Trenitalia tratto dal web |
SESSA AURUNCA / CELLOLE / ROCCAMONFINA (Matilde Crolla) – Nuova
manifestazione questa mattina a Minturno organizzata dal Comitato dei Pendolari
della cittadina del basso Lazio. Erano presenti anche i membri del
Coordinamento dei comitati civici sessani, guidati da Stefania Verrillo, ed il
Gruppo Città Rinascita.
Unico rappresentante istituzionale presente dei tre
Comuni interessati per la tratta Sessa Aurunca/Roma, il sindaco Silvio Sasso. A
portare avanti le ragioni della protesta il presidente del Comitato Pendolari D’Acuito
che ha ricordato ancora una volta quali siano stati i criteri adottati da
Trenitalia nella creazione del nuovo calendario invernale.
“La puntualità è il
punto di partenza di tutta la vicenda. C’è stato risposto ad uno dei tavoli
tecnici che la Regione ha dato indicazione a Trenitalia che la puntualità fosse
una priorità. Per consentire la puntualità delle corse, quindi hanno pensato di
ridurre i treni a discapito dei pendolari- ha spiegato D’Acuito-. Oggi ci sono diciannove
treni che partono da Minturno e sono diretti a Roma. Il nuovo orario ne prevede
dieci senza cambio. I restanti nove saranno soggetti di cambio a Formia”.
Anche
alcuni pendolari hanno testimoniato il loro disagio per questi cambiamenti
previsti a breve. Un pendolare che ogni giorno viaggia da Minturno a Roma ha
dichiarato: “Io prendo ogni mattina il treno delle 5.25 e arrivo a Roma alle 7.20.
Questo treno è stato soppresso. Dunque, dal 11 dicembre sarò costretto a
prendere il treno delle 5.48. Arriverò venti minuti prima a Roma, ma nonostante
ne guadagnerò in puntualità, il viaggio sarà pesante se pensiamo che su quel
treno viaggeranno tutti quelli delle 5.25 e quelli delle 5.48, compresi i
pendolari che partono da Napoli e che arriveranno poi a Minturno. Insomma,
viaggeremo come bestie. Tutto questo è assurdo”.
I pendolari sperano che
Trenitalia possa modificare le cose rispetto a quanto previsto. Il motto di
oggi è stato “Cambiare opinione non è segno di debolezza, ma di rispetto.
Trenitalia è ancora in tempo per cambiare le cose”. Da segnalare,
inevitabilmente, la scarsa presenza di pendolari di Sessa Aurunca e delle
rappresentanze istituzionali. Un segnale di rassegnazione o forse di scarsa
volontà di combattere per i propri diritti. E pensare che proprio qualche
giorno fa proprio Stefania Verrillo aveva lanciato un ulteriore appello ai
pendolari a partecipare in massa alla manifestazione.