domenica 27 novembre 2016

SESSA AURUNCA / CELLOLE / ROCCAMONFINA - Mobilitazione a Minturno, la polemica dei pendolari: viaggeremo come bestie

Il nuovo calendario Trenitalia tratto dal web

SESSA AURUNCA / CELLOLE / ROCCAMONFINA (Matilde Crolla) – Nuova manifestazione questa mattina a Minturno organizzata dal Comitato dei Pendolari della cittadina del basso Lazio. Erano presenti anche i membri del Coordinamento dei comitati civici sessani, guidati da Stefania Verrillo, ed il Gruppo Città Rinascita. 
Unico rappresentante istituzionale presente dei tre Comuni interessati per la tratta Sessa Aurunca/Roma, il sindaco Silvio Sasso. A portare avanti le ragioni della protesta il presidente del Comitato Pendolari D’Acuito che ha ricordato ancora una volta quali siano stati i criteri adottati da Trenitalia nella creazione del nuovo calendario invernale. 
“La puntualità è il punto di partenza di tutta la vicenda. C’è stato risposto ad uno dei tavoli tecnici che la Regione ha dato indicazione a Trenitalia che la puntualità fosse una priorità. Per consentire la puntualità delle corse, quindi hanno pensato di ridurre i treni a discapito dei pendolari- ha spiegato D’Acuito-. Oggi ci sono diciannove treni che partono da Minturno e sono diretti a Roma. Il nuovo orario ne prevede dieci senza cambio. I restanti nove saranno soggetti di cambio a Formia”. 
Anche alcuni pendolari hanno testimoniato il loro disagio per questi cambiamenti previsti a breve. Un pendolare che ogni giorno viaggia da Minturno a Roma ha dichiarato: “Io prendo ogni mattina il treno delle 5.25 e arrivo a Roma alle 7.20. Questo treno è stato soppresso. Dunque, dal 11 dicembre sarò costretto a prendere il treno delle 5.48. Arriverò venti minuti prima a Roma, ma nonostante ne guadagnerò in puntualità, il viaggio sarà pesante se pensiamo che su quel treno viaggeranno tutti quelli delle 5.25 e quelli delle 5.48, compresi i pendolari che partono da Napoli e che arriveranno poi a Minturno. Insomma, viaggeremo come bestie. Tutto questo è assurdo”. 
I pendolari sperano che Trenitalia possa modificare le cose rispetto a quanto previsto. Il motto di oggi è stato “Cambiare opinione non è segno di debolezza, ma di rispetto. Trenitalia è ancora in tempo per cambiare le cose”. Da segnalare, inevitabilmente, la scarsa presenza di pendolari di Sessa Aurunca e delle rappresentanze istituzionali. Un segnale di rassegnazione o forse di scarsa volontà di combattere per i propri diritti. E pensare che proprio qualche giorno fa proprio Stefania Verrillo aveva lanciato un ulteriore appello ai pendolari a partecipare in massa alla manifestazione.