PASTORANO / MARCIANISE –
Nella mattinata di ieri, all’esito di un’articolata attività investigativa
coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, i
carabinieri della Compagnia di Marcianise hanno eseguito un decreto di fermo
del pubblico ministero nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile, a
vario titolo e in concorso con altri, di rapina aggravata, tentato omicidio,
porto illegale di armi in luogo pubblico e ricettazione.
In particolare lo
scorso 10 ottobre veniva perpetrata una rapina a mano armata in danno della
gioielleria ‘Merolillo’, sita in Pastorano, ad opera di due soggetti con volto
travisato. L’azione criminosa culminava, oltre che con la sottrazione di
preziosi, con ferimento del titolare dell’esercizio commerciale che veniva
colpito da un colpo di arma da fuoco al torace, mentre i malviventi si
dileguavano facendo perdere le loro tracce, dopo aver abbandonato sul posto una
motocicletta oggetto di furto.
I tempestivi accertamenti svolti hanno fatto luce sulle dinamiche criminali che hanno portato al compimento dell'azione delittuosa, permettendo di ricostruire nei minimi dettagli l'organizzazione del colpo alla gioielleria e della successiva fuga.
L' odierno arrestato è stato rintracciato nell'abitazione del padre, nascosto in una intercapedine
ricavata nel muro di una stanza da letto e coperta da un grosso armadio
appositamente modificato per permettergli un agevole ingresso al nascondiglio.