CELLOLE
(Matilde Crolla) – “Spegnere la luce non serve, è chiaro che i conti non
tornano”. E’ questa l’essenza del manifesto che il ‘Comitato Civico Cellolese’
ha preparato sul bilancio di previsione 2017/2019 approvato qualche giorno fa
dall’amministrazione comunale.
“Diamo i numeri- si legge nel manifesto-.
Secondo la maggioranza, nell’anno 2017 il Comune incasserà: imposta comunale
sulle affissioni: 70mila euro, accertamenti di urbanizzazione: 300mila euro,
accertamenti sul consumo dell’acqua: 500mila euro, proventi derivanti dalle
multe degli autovelox: un milione e 550mila euro. Peccato che: gli autovelox
ancora non ci sono, la lettura dei contatori non viene effettuata da oltre
dieci anni, l’edilizia è ferma, gli spazi per le affissioni sono solo sei e per
ogni manifesto il Comune incassa 1 euro e 50 centesimi. Inoltre- si legge nel
manifesto- lo stesso revisore dei conti ha definito “non prudenti gli importi
previsti” e si riserva di verificare la congruità di tali entrate. Come mai il
presidente Di Meo non si è presentato al consiglio comunale a votare il
bilancio? Segnere la luce non serve, è chiaro che i conti non tornano…”. Il
manifesto del ‘Comitato Civico Cellolese’ che sarà affisso tra domani e dopo
domani è molto chiaro, esplicito e forte. Il dibattito sul bilancio di
previsione non si è spento all’indomani del civico consesso, al contrario l’opposizione
continua a pretendere chiarimenti rispetto ad un documento finanziario che secondo il gruppo
civico di minoranza avrebbe diversi punti critici. IN BASSO IL MANIFESTO