SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Silvio Sasso incontra gli agricoltori e gli operai del Consorzio Aurunco di Bonifica. Lo fa nel salone dei Quadri del Palazzo Ducale, dopo un incontro tra i sindacati di Poste Italiane e i consiglieri regionali Gianpiero Zinzi e Massimo Grimaldi. Sasso incontra gli ‘addetti ai lavori’ in una riunione operativa, come la definisce lui stesso, a porte aperte vista l’importanza dell’incontro.
“Non si è trattato di un dibattito pubblico e politico sul Consorzio. Avevo avvisato già dalla mattina i miei consiglieri comunali che si sarebbe trattata di una riunione operativa per discutere insieme agli operai del CAB e agli agricoltori sulle soluzioni possibili ed immediate da intraprendere. Nessun altro a parte gli addetti ai lavori aveva diritto di parola, se non di ascolto”.
Ed, infatti, il sindaco ha impedito al capogruppo del ‘Comitato civico cellolese’, Guido Di Leone di intervenire su una questione che in questo periodo sta seguendo personalmente (basti pensare all’incontro con De Luca e a quello che gli operai hanno avuto con Maresca nella sua visita cellolese e voluto proprio da Di Leone ndr). “Non era mia intenzione parlare da politico, ma da contribuente del Consorzio di Bonifica che paga regolarmente il ruolo”, ha risposto Di Leone dopo aver abbandonato il salone dei Quadri rammaricato e deluso dall’atteggiamento di Sasso. Ma anche i consiglieri regionali Zinzi e Grimaldi, che avevano espresso la volontà di restare, alla fine hanno preferito lasciare la riunione non potendo intervenire. “E pensare che Zinzi ha presentato anche un’interrogazione diversi mesi fa”, ha aggiunto Di Leone. “Non ho messo alla porta nessuno- replica Silvio Sasso alle accuse-. Ho solo precisato dall’inizio che questa riunione avrebbe visto solo l’intervento degli operai del Consorzio e degli agricoltori. Avrei potuta farla a porte chiuse con i sindacati, ma vista l’importanza dell’argomento ho preferito che anche gli altri potessero assistere”.
Il sindaco di Sessa Aurunca, preso atto della bomba ad orologeria che sta per scoppiare, molto probabilmente motivato anche da Gennaro Oliviero (grande assente della riunione ndr), ha deciso di individuare con gli operatori una soluzione possibile. “Al momento l’unica cosa che si può fare in attesa dell’arrivo dei fondi stanziati dalla Regione, è individuare una strategia che possa tamponare questa fase emergenziale. Bypassare l’ostacolo che impedisce alla stagione irrigua di non partire.
Entro la prossima settimana firmerò un’ordinanza o provvedimento per individuare delle somme che possano quanto meno far partire le azioni della stagione estiva ed aprire l’acqua per gli agricoltori”.
A molti è parso quello di Sasso come un tentativo per chiedere un sacrificio ulteriore ai dipendenti. Ma lui smentisce tale interpretazione. “Non ho chiesto il volontariato a nessuno. Lavorare senza stipendio è anticostituzionale e non mi sarei mai permesso. Ma siccome dei soldi dovranno arrivare bisogna impedire innanzitutto che finiscano nella morsa dei pignoramenti e nello stesso tempo favorire l’avvio della stagione irrigua con un fondo speciale straordinario che possa tamponare la crisi di questo momento ed evitare ripercussioni negative su tutto il comparto agricolo, economico e turistico”.
Questa soluzione, che al momento non ha ancora una sua forma specifica, per diversi operai è stata accettata favorevolmente. Altri, invece, hanno mostrato enormi perplessità.