martedì 9 maggio 2017

SESSA AURUNCA - Dipendenti da mesi senza stipendio, chiuse le sedi dei Centri per l'Impiego. Personale in sciopero, parla la Tari


SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Chiusi i battenti al Centro per l’Impiego di Sessa Aurunca. Da questa mattina i dipendenti sono in sciopero a causa della situazione precaria in cui si trova tutto il settore da diversi mesi a questa parte. La decisione di indire lo stato di agitazione, tradottosi poi in assemblea permanente, è stata presa dalle sigle sindacali provinciali e sta interessando tutte le sedi del Centro per l’Impiego di Terra di Lavoro. Lo sciopero arriva dopo mesi di enormi sacrifici fatti dai dipendenti della Provincia e dei Centro per l’Impiego, vista la situazione gravissima in cui versano le casse provinciali. “Dopo aver conclamato il dissesto, il presidente della Provincia facente funzioni Lavornia si è assunto la responsabilità ed ha chiesto un anticipo per il primo trimestre per far fronte alle esigenze primarie dei dipendenti dell’Ente e di tutti i centri presenti- ha dichiarato ai nostri microfoni Maria Cristina Tari, responsabile dei Centri per l’Impiego di Sessa Aurunca e Teano-. Ovviamente questa soluzione è servita solamente a tamponare, degenerando in questo periodo. Infatti la Provincia è impossibilitata a garantire la manutenzione delle strade, delle scuole e di tutte quelle realtà, come i Centri per l’Impiego, che sono delle cellule della Provincia stessa”. Maria Cristina Tari ha tra l’altro sottolineato come “senza stipendio e in mancanza di un bilancio non può essere gestito il denaro e vengono meno i servizi”. La Tari ha evidenziato che non solo i dipendenti sono senza stipendio, ma è venuto meno anche il servizio di pulizia delle sedi. Dunque, sono impossibilitati ad accogliere utenti. “I nostri uffici sono al limite del decoro e dell’igiene. I servizi igienici sono stati chiusi e con nostro grande rammarico siamo stati costretti da stamattina a mandare indietro gli utenti venuti per chiedere anche un certificato. L’intero settore è stato paralizzato e questo disagio molto presto si riverserà a macchia d’olio su tanti servizi e istituzioni. La prima che ne risentirà sarà quella scolastica”. Per Maria Cristina Tari è necessario un intervento immediato del Governo centrale, attraverso i rappresentanti istituzionali presenti sul territorio. “Lo Stato deve intervenire per compensare questa carenza. I nostri dipendenti si sono già sacrificati abbastanza. Ora è necessario un intervento più forte e decisivo”. Tra l’altro, anche i due satelliti del Centro per l’Impiego come ‘Garanzia Giovani’ e ‘Ricollocami’, due importanti strumenti di lavoro per i più giovani e per coloro che sono fuoriusciti per crisi aziendali ed hanno bisogno di ricollocarsi nel mondo del lavoro anche attraverso dei corsi, sono al momento paralizzati. Il Centro per l’Impiego è anche sede ospitante dell’alternanza scuola-lavoro. “Domani dovrebbero arrivare circa venticinque ragazzi di ‘Garanzia Giovani’, ma sappiamo già che saremo costretti a mandarli a casa e a disdire tutti gli impegni presi per questi giorni, in quanto per tutta questa settimana ci sarà l’assemblea permanente. Prossima settimana, invece, ancora non sappiamo”. Al momento il Centro per l’Impiego di Sessa Aurunca ha quattordici dipendenti nella sede principale, mentre altri in quelle distaccate di Mondragone e Castel Volturno per un totale di ventidue dipendenti. In tutta la provincia sono centotrenta. Dipendenti che per mesi, nonostante l’assenza di uno stipendio certo, hanno continuato a svolgere le mansioni a loro assegnate. Ora la situazione è arrivata al capolinea.