SESSA
AURUNCA (Matilde Crolla) – Chiusi i battenti al Centro per l’Impiego di Sessa
Aurunca. Da questa mattina i dipendenti sono in sciopero a causa della
situazione precaria in cui si trova tutto il settore da diversi mesi a questa
parte. La decisione di indire lo stato di agitazione, tradottosi poi in
assemblea permanente, è stata presa dalle sigle sindacali provinciali e sta
interessando tutte le sedi del Centro per l’Impiego di Terra di Lavoro. Lo
sciopero arriva dopo mesi di enormi sacrifici fatti dai dipendenti della
Provincia e dei Centro per l’Impiego, vista la situazione gravissima in cui
versano le casse provinciali. “Dopo aver conclamato il dissesto, il presidente
della Provincia facente funzioni Lavornia si è assunto la responsabilità ed ha chiesto
un anticipo per il primo trimestre per far fronte alle esigenze primarie dei
dipendenti dell’Ente e di tutti i centri presenti- ha dichiarato ai nostri
microfoni Maria Cristina Tari, responsabile dei Centri per l’Impiego di Sessa
Aurunca e Teano-. Ovviamente questa soluzione è servita solamente a tamponare,
degenerando in questo periodo. Infatti la Provincia è impossibilitata a
garantire la manutenzione delle strade, delle scuole e di tutte quelle realtà,
come i Centri per l’Impiego, che sono delle cellule della Provincia stessa”.
Maria Cristina Tari ha tra l’altro sottolineato come “senza stipendio e in
mancanza di un bilancio non può essere gestito il denaro e vengono meno i
servizi”. La Tari ha evidenziato che non solo i dipendenti sono senza
stipendio, ma è venuto meno anche il servizio di pulizia delle sedi. Dunque,
sono impossibilitati ad accogliere utenti. “I nostri uffici sono al limite del
decoro e dell’igiene. I servizi igienici sono stati chiusi e con nostro grande
rammarico siamo stati costretti da stamattina a mandare indietro gli utenti
venuti per chiedere anche un certificato. L’intero settore è stato paralizzato
e questo disagio molto presto si riverserà a macchia d’olio su tanti servizi e
istituzioni. La prima che ne risentirà sarà quella scolastica”. Per Maria Cristina
Tari è necessario un intervento immediato del Governo centrale, attraverso i
rappresentanti istituzionali presenti sul territorio. “Lo Stato deve
intervenire per compensare questa carenza. I nostri dipendenti si sono già
sacrificati abbastanza. Ora è necessario un intervento più forte e decisivo”.
Tra l’altro, anche i due satelliti del Centro per l’Impiego come ‘Garanzia
Giovani’ e ‘Ricollocami’, due importanti strumenti di lavoro per i più giovani
e per coloro che sono fuoriusciti per crisi aziendali ed hanno bisogno di
ricollocarsi nel mondo del lavoro anche attraverso dei corsi, sono al momento
paralizzati. Il Centro per l’Impiego è anche sede ospitante dell’alternanza
scuola-lavoro. “Domani dovrebbero arrivare circa venticinque ragazzi di ‘Garanzia
Giovani’, ma sappiamo già che saremo costretti a mandarli a casa e a disdire
tutti gli impegni presi per questi giorni, in quanto per tutta questa settimana
ci sarà l’assemblea permanente. Prossima settimana, invece, ancora non sappiamo”.
Al momento il Centro per l’Impiego di Sessa Aurunca ha quattordici dipendenti
nella sede principale, mentre altri in quelle distaccate di Mondragone e Castel
Volturno per un totale di ventidue dipendenti. In tutta la provincia sono
centotrenta. Dipendenti che per mesi, nonostante l’assenza di uno stipendio
certo, hanno continuato a svolgere le mansioni a loro assegnate. Ora la
situazione è arrivata al capolinea.