sabato 13 maggio 2017

SESSA AURUNCA - Giù le mani dal 'Nifo', Sasso al Liceo con il Gonfalone del Comune. La lettera commovente del rappresentante d'istituto


SESSA AURUNCA (Matilde Crolla) – Il Liceo Classico ‘Agostino Nifo’ non si tocca. Lo sostengono a gran voce tutte le forze politiche, scolastiche, culturali ed associazionistiche del territorio aurunco. Mai come in questa occasione sono state superate le barriere politiche e si percorre la stessa strada: scongiurare il trasferimento di un’istituzione scolastica come quella del ‘Nifo’. Essa non è solo sede del Liceo Classico e del Convitto Nazionale, ma polo culturale dell’intero territorio aurunco. Il sindaco, Silvio Sasso, questa mattina ha voluto incontrare gli studenti. Si è recato nella scuola con il gonfalone del Comune per sottolineare che in questo momento tutta la comunità sessana è stretta intorno ad un unico obiettivo: scongiurare la chiusura del Liceo, come è emerso dagli ambienti provinciali. “Certi delle ragioni storiche, culturali, affettive e nel frangente attuale anche e soprattutto tecniche dello stato di salute del "Nifo" non esiteremo un istante a sostenere ogni azione e ad assumere ogni provvedimento possibile per scongiurarne la chiusura- ha sostenuto il sindaco Sasso-. Nel frattempo proseguiamo nel confronto con la Provincia - a dire il vero aperto e corretto da parte del Presidente attuale che pubblicamente ringrazio - affinché prevalga il buon senso e la responsabilità a fronte di un "contenzioso" non necessario tra Istituzioni Territoriali dello Stato sostenuto da una già in atto mobilitazione spontanea di una Comunità che al "Nifo" ha la sua anima”. Ed, infatti, questa mattina per informare ufficialmente il Preside degli incontri di ieri e di quelli in programma per lunedì, il sindaco Sasso si è recato presso la storica sede del Liceo recando simbolicamente il Gonfalone del Comune a testimonianza anche visiva dell'unità cittadina intorno al "Nifo". Alla presenza, dunque, degli studenti, della vicepreside Vigilante, del professore Ianniello, del consigliere provinciale Vernile, dell’assessore Casale, (il preside Abbate era impegnato in un incontro in Regione con tutti i dirigenti proprio per discutere con De Luca della problematica scolastica ndr) e del consigliere Marcigliano, il primo cittadino ha innanzitutto precisato che l’incontro di ieri con il Prefetto è stato alquanto importante. Arturo De Felice, infatti, non era a conoscenza del fatto che la sede del ‘Nifo’ è di proprietà del Comune. Dunque, se il presidente della Provincia decidesse di emettere ordinanza di chiusura (che di fatto non c’è stata ancora) il sindaco Sasso si assumerà la responsabilità di tenere aperta la parte di competenza del Comune, fermo restando che il Comune è proprietario dell’intero immobile. Alla Provincia, infatti, è spetta solo la manutenzione straordinaria del ‘Nifo’. Tra l’altro, negli anni passati, l’assessore alla Cultura della giunta Tommasino, Italo Calenzo, incaricò l’ingegnere di parte Perillo per effettuare una perizia sull’istituto dalla quale emerse che lo stabile è perfettamente agibile. Anche ieri sera, tra l’altro, c’è stato un ulteriore incontro nel corso del quale è emerso che Lavornia starebbe alzando tutto questo polverone mediatico (le scuole da chiudere sarebbero 93 in tutta la provincia) perchè la Provincia di Caserta è in dissesto per 42 milioni di euro e spera che venga approvato un emendamento presentato in Parlamento per l'azzeramento di tale debito. Quindi sta facendo un braccio di ferro con il Governo centrale. Lunedì, comunque, le lezioni si svolgeranno regolarmente. Sasso ha invitato gli studenti e le istituzioni presenti sul territorio aurunco a mantenere l’unità di intenti. Sinergia ed amore per il Nifo che ha commosso non poco la professoressa Vigilante, vicaria del preside, e lo stesso dirigente Abbate. Già lunedì, tra l’altro, ci sarà un ulteriore incontro in Provincia dopo di cui tutta la situazione sarà più chiara.

LA LETTERA DEL RAPPRESENANTE D’ISTITUTO ASCIOLLA


Nel corso dell’incontro di stamattina, dopo i vari interventi dei presenti, si è registrato anche quello di uno studente, il rappresentante d’istituto, Claudio Asciolla. “Sono Claudio Asciolla, rappresentante degli studenti per il liceo Classico ‘A. Nifo’. Questa mattina, in un’atmosfera quasi surreale, incrociare gli sguardi sconfortati di tutti i miei compagni dopo aver appreso dal Sig. Preside la notizia della probabile chiusura del nostro istituto a partire dal prossimo lunedì, è stato per me qualcosa che difficilmente dimenticherò: ci siamo sentiti ‘derubati’ della nostra quotidianità, come se qualcuno ci avesse voluto cacciare fuori da casa nostra, la sola idea che non potremo più affollare quei grandi corridoi ha velato i nostri occhi di lacrime, lacrime che racchiudono i sentimenti che in questi giorni ci accomunano: rabbia, senso della giustizia violata e frustrazione nel non poter far nulla di concreto e risolutorio. Il disordine sociale è quello a cui vorrebbero indurci, ma noi non ci lasceremo trarre in inganno, risponderemo usando un’arma che dovrebbe essere impugnata più spesso: la cultura. Per questo motivo rivolgo un appello in primis alla comunità sessana tutta, ma anche a tutti coloro che si troveranno a leggere questo post: FATE VOSTRA QUESTA CAUSA. Il nostro Liceo, oltre ad essere una prestigiosa istituzione scolastica che ha ‘forgiato’ molti professionisti della comunità, è anche un monumento simbolo della nostra città, un ‘gigante buono’ che si staglia imperioso lungo il Corso Lucilio e induce chiunque vi passi davanti a girare la testa per osservalo con rispetto e meraviglia, ogni volta come se fosse la prima. Coinvolgere soltanto gli insegnanti, gli studenti e le loro famiglie, questa volta non può e non deve bastare: date vita ad un tam-tam mediatico che possa raggiungere quante più fonti di informazione possibile, diffondete la notizia, insomma, lottate con noi. 
E’ inammissibile anche solo ipotizzare che non venga garantito un diritto basilare come quello dell’istruzione. E’ inammissibile che degli studenti ed i loro professori diventino i bersagli delle conseguenze di meri giochi politici.
Ribadisco il mio invito a far propria la nostra causa e ringrazio i miei compagni di scuola per la coesione e la sensibilità dimostrata, ringrazio il Preside, il Sig. Sindaco e i suoi collaboratori per i grandi sacrifici e l’impegno al fine di riuscire a salvare il nostro istituto dalla chiusura, ringrazio il corpo docenti e il personale scolastico che si stanno dimostrando grandi esempi di professionalità, ringrazio chiunque sacrificherà qualche minuto del proprio tempo per dedicarsi alla lettura e alla condivisione di queste poche righe e ringrazio chi farà finta di nulla e continuerà a vivere nell’omertà quotidiana”.