Giovanni Rusciano |
CELLOLE
(Matilde Crolla) – ‘Essenza, le dimensioni di Lacrimanotturna’, questa l’ultima
opera poetica dello scrittore cellolese, Giovanni Rusciano. L’animo nobile,
sensibile e delicato del giovane poeta pervade i versi di questo scritto e non
si può rimanere indifferenti alla profondità con cui Giovanni Rusciano tocca
gli aspetti più importanti dell’esistenza e della sua esperienza di vita,
sviscerandone l’essenza. L’essenza delle dimensioni del vissuto del poeta, da
cui ne scaturisce anche il titolo dell’opera, traspare in tutta la sua purezza
già nelle rime che ricordano l’infanzia.
Inevitabilmente si percepisce la
nostalgia del tempo che fu, quello dell’innocenza, della spensieratezza cui si
contrappone la vita matura ed una dimensione più razionale dove il sopravvento
del ‘mondo crudele’ spazza via tutte le certezze puerili. Ma ad un certo punto
il poeta abbandona la malinconia e sopraggiunge la speranza. Le dimensioni cui
si riferisce il poeta non sono solo le esperienze di vita vissuta quanto
l’evolversi del proprio mondo interiore. Le dimensioni diventano le
sfaccettature del suo intimo dove spesso si ritrova solo dinanzi al proprio Sé,
alla percezione di Altro che è egli Stesso. Altro che non è qualcosa di alieno,
ma gli appartiene.
E’ quella coscienza con cui si ritrova a fare i conti,
quella Lacrima Notturna che rappresenta l’alter ego del poeta stesso. Quel
riflesso di se stesso, nel suo mondo interiore, diventa un ‘vialetto’
attraverso il quale si incammina, pieno di nubi e offuscato dalla nebbia, quasi
lugubre, sul quale trova una fanciulla che piange. Quella fanciulla è la sua
coscienza recuperata nei meandri dell’animo da cui il poeta stesso in talune
circostanze è soggiogato e soccombe. Non può mancare il tema della Morte. Anche
in questo caso egli cerca di coglierne l’Essenza. Essa è temuta, ma nello
stesso tempo fa parte della Vita e non può essere tenuta nascosta.
Essa va
affrontata perché è una realtà. Inevitabilmente tocca il tema dell’Amore con i
ricordi nostalgici di un tempo eroico del passato che però il poeta non si è
lasciato ancora alle spalle, ma continua come un fuoco ad alimentare la sua
fiamma. Ed il passato è anche orgoglio delle origini. Si arriva alla
‘dimensione storica’ con il ricordo del Regno delle Due Sicilie ed il “ricordo
degli infiniti benesseri oggi persi”. Come evidenziato anche nella Prefazione
di Tobias non si può ridurre, limitare con una recensione razionale quello che
è tutto il mondo di Lacrimanottura. Va letto e lasciarsi trasportare dai versi
di uno spirito romantico ma guerriero allo stesso tempo che si cela dietro un
nome: Giovanni Rusciano.